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Qual è la dieta migliore? Vegana, vegetariana, onnivora?


Durante i miei corsi mi trovo spesso ad affrontare tematiche e questioni spinose come la domanda in oggetto.
Premetto che la mia formazione universitaria mi ha insegnato che in natura esistono solo sistemi complessi e di natura ciclica e circolare. Non siamo più abituati a pensare che gli esseri umani sono dei sistemi complessi e che il benessere e la salute sono una condizione “olistica” della persona, che va vista nel suo complesso, di preferenze alimentari, abitudini nutrizionali, provenienza geografica e familiare, attitudine all’attività sportiva, eccetera. Con questo cosa voglio dire? Che non esiste una “soluzione” uguale e ideale per tutti. Sarebbe bello avere una bacchetta magica e semplificare la questione dando una soluzione unanime, ma purtroppo non è così. Siamo nell’era della semplificazione che spesso si traduce in una banalizzazione della questione o al contrario in ossessioni o fobie alimentari.


Meno sale, più salute!

sale 2 anastasia

Spesso ci preoccupiamo di controllare quanti carboidrati introduciamo con la dieta, prestiamo molta attenzione agli zuccheri, a non esagerare con i dolci e i grassi ed è ovviamente un atteggiamento prudenziale corretto, ma del sale chi si preoccupa?
Ecco, per abitudine non ce ne curiamo minimamente, mentre invece dovremmo proprio imparare a leggere in etichetta la quantità di sale presente soprattutto in tantissimi alimenti confezionati che abitualmente acquistiamo. Perché l’abuso del consumo di sale per la popolazione italiana, ha destato un grave allarme in campo medico, dal momento che porta con sè tutta una serie di problematiche correlate alla salute. Primo fra tutti un aumento della pressione arteriosa che risulta essere direttamente proporzionale all’aumentato consumo di sale giornaliero (più mangio salato e più la pressione diventa alta) con un conseguente aumentato rischio di ictus, infarto e malattie cardiovascolari, di cui già soffriamo per altri errori alimentari correlati ad una cattiva alimentazione (obesità e diabete).
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Il microbiota intestinale: mangiar bene per mantenersi informa




Sono sempre più comuni e diffusi nella nostra popolazione sintomi quali: disordini intestinali, gonfiore e dolori addominali, sindrome del colon irritabile, senso di pesantezza e talvolta di affaticamento, disturbi dell’alvo (diarrea o stipsi a fasi alterne) che non di rado vengono descritti come disordini legati allo stress.

Ma siamo certi che l’alimentazione non giochi un ruolo fondamentale in tutto ciò?

Forse in pochi sanno quanto sia importante per il benessere psico-fisico preservare la salute del nostro intestino, o meglio che la salute del nostro intestino è lo specchio della nostra salute, perché noi siamo colonizzati!


Dieta detox per rimettersi in forma


Immagine presa dal web
La primavera è la stagione detox per eccellenza, legata al risveglio e alla rinascita, così come per la natura, vale anche per il nostro corpo, che dopo un lungo inverno si prepara ad affrontare nuovamente il caldo in arrivo, e ha bisogno di un po’ di attenzione in più da parte nostra, per liberarsi di tutte le tossine accumulate nei periodi freddi, in cui generalmente si fa meno attività fisica e si mangiano cibi più calorici per compensare il dispendio energetico legato alle basse temperature.

Insomma occorre rimettersi in forma, per scoprirsi gradualmente e donare al nostro corpo nuova luce e splendore. Come sempre ci viene in aiuto Madre Natura a patto di conoscere le proprietà dei cibi che la Primavera ci regala in questo periodo dell’anno.

Possiamo davvero curarci mangiando?



"Fa che il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo"

suco arancia
Lo diceva Ippocrate già 400 anni prima di Cristo, così come gli egizi, i cinesi e gli indiani conoscevano già le proprietà medicamentose di alcuni cibi. La stessa medicina ayurvedica indiana vecchia di 5000 anni utilizza gli alimenti a scopo terapeutico.
Abbiamo dunque scoperto l’acqua calda verrebbe da pensare!
Per chi scrive questa rubrica dal titolo “Cibo e Salute” la correlazione è ben nota ovviamente, ma dal momento che è sempre più frequente sia sui giornali che sul web, un abuso di questo connubio cibo-salute con l’accenno a cibi definiti “miracolosi” per qualche loro aspetto intrinseco, ma solo a mero scopo commerciale, credo sia importante fare un po’ di chiarezza in merito.

L'importanza di una corretta idratazione!

Solitamente si parla dell’importanza di una corretta idratazione solo in estate, poichè con il calore la sudorazione aumenta facendoci perdere più liquidi e sali minerali attraverso il sudore e giustamente si pensa subito a riequilibrarli bevendo di più. Ad essere sinceri però in estate, non è così importante suggerire di bere più spesso, perchè viene spontaneo anche pensarci.


Eppure per uno stato fisiologico di benessere é altrettanto importante idratarsi in modo corretto anche in inverno per mantenersi in buona salute, anzi forse lo é maggiormente, dal momento che lo stimolo della sete diminuisce leggermente e dovremmo quindi prestare più attenzione a quanti liquidi introduciamo durante la giornata.



Perdere peso e dimagrire non sono la stessa cosa!

Avete mai pensato che quando vi pesate e controllate spasmodicamente l’ago della bilancia per vedere se si sposta, state in realtà valutando il vostro peso corporeo, ma non il vostro reale “dimagrimento”?

Dimagrire infatti significa perdere la massa grassa (la quota adiposa) e paradossalmente il peso corporeo potrebbe diminuire, ma la vostra massa grassa potrebbe anche rimanere invariata o addirittura essere aumentata! Se però il peso diminuisce cosa avete perso dunque? Acqua o peggio ancora la massa magra! E sì e non è nemmeno così infrequente se si seguono certe diete “ad effetto rapido”.


Quindi è bene considerare che non sempre se l’ago della bilancia si sposta, stiamo facendo un buon lavoro.



Davvero i carboidrati fanno ingrassare?

Settembre è il mese in cui si ricomincia un po’ tutto, al rientro delle vacanze si pianificano e si programmano tutte le attività lavorative, sportive e si rifanno i soliti buoni propositi del tipo: “Adesso mi metto in riga, basta mi metto seriamente a dieta, niente più carboidrati perché fanno ingrassare!”
Quanti di voi hanno mai detto una cosa del genere o l’hanno almeno pensata?
Purtroppo, nonostante siamo il Bel Paese portabandiera della famosa Dieta Mediterranea, esiste ancora molta disinformazione circa l’utilità dei carboidrati e una comune resistenza popolare ad utilizzarli nella dieta se si vuole perdere peso.


Vorrei invece spendere due parole a favore di questa classe di nutrienti così bistrattata, magari a favore delle proteine spesso viste come “più innocue” in caso di restrizione calorica.



ARCOBALENO IN TAVOLA: FINALMENTE FRUTTA E VERDURA VANNO DI MODA!

Con l’arrivo della primavera, l’aumento delle ore di luce e delle belle giornate, aumenta la voglia di leggerezza anche a tavola. Via libera dunque a un considerevole consumo di frutta e verdura, spazio a cibi freschi e leggeri, che non vuol dire sempre solo le classiche “insalatone” o le solite macedonie.
Esistono oramai modi alternativi e originali per consumare frutta e verdura, anche combinandoli insieme in un unico bicchiere.


Siete anche voi accaniti sostenitori della moda del momento?
Sì, certo, sto parlando degli estratti, che potete prepararvi in casa con gli appositi estrattori, abbinando con fantasia una pressochè infinita combinazione di frutta e verdura fresche e, consiglio di stagione!, ma che potete oramai degustare un po’ ovunque.








Cioccolato Mon Amour!

Alzi la mano chi non ama il cioccolato!
A meno di non essere tra i pochi sfortunati allergici al “cibo degli dei”, il cioccolato è molto amato da grandi e piccini e non a caso viene considerato il peccato di gola per eccellenza!
Lo sapete che esiste una spiegazione scientifica a quella che viene spesso definita “dipendenza dal cioccolato”? Vi siete mai chiesti perché in caso di tristezza o depressione sentite quell’irrefrenabile desiderio di addentare un quadretto di cioccolato per poi sentirvi subito meglio?


Perché il cioccolato è una vera e propria droga naturale!

Esso infatti contiene delle sostanze psico-attive e altre “nervine”, capaci di stimolare il nostro sistema nervoso e liberare le “endorfine”: gli ormoni del piacere.




L'olio di palma e la nostra povera dieta mediterranea!

I più gravi pericoli dei nostri giorni sono essenzialmente due:
  • la fretta
  • la comodità

Su questi due pilastri si basa anche il marketing delle aziende alimentari, che fanno tutte leva sulla nostra oramai imperante superficialità e disattenzione durante l’acquisto.
L’argomento di oggi non differisce da molti altri che tratto in questa rubrica.
Occuparsi della propria salute partendo dalla tavola e da quello che decidiamo di metter in pancia e dunque far diventare parte delle nostre cellule e del nostro corpo, richiede consapevolezza prima e poi impegno, attenzione ed energia.
Alzi la mano chi legge l’etichetta di tutto quello che mette nel carrello!


Ecco, lo sapevo pochissime sono le mani alzate, perché non c’è mai tempo o peggio ancora non ne abbiamo voglia, è molto più comodo buttare un pacchetto di biscotti nel carrello e pensare a “cose più importanti”.
Più importanti della nostra salute mi viene da dire?





Ma a Carnevale il fritto vale?

Il cibo fritto è cancerogeno. Anche se lo mangio una volta all’anno?Come friggiamo? Con che cosa? Sappiamo cos’è il punto di fumo?

Ciò che fa male del cibo fritto è un’aldeide: l’acroleina molecola tossica, irritante e dannosa per il fegato. Una molecola che si forma durante la frittura per degradazione dell’olio, che si ossida e si decompone se scaldato oltre il suo punto di fumo, ovvero la temperatura alla quale un olio visivamente comincia a “fumare” liberando aldeidi e altre sostanze tossiche.


Inutile girarci intorno: il fritto di certo non è salutare, e ne va assolutamente limitato il consumo, ma demonizzarlo per partito preso, mi pare eccessivo, soprattutto se riusciamo ad evitare i fritti industriali e quelli dei fast food che sono il vero pericolo per la salute.

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Una sana alimentazione per i bambini, senza dimenticare l’attività fisica!

I dati sull’aumento dell’obesità infantile in Italia sono piuttosto allarmanti. Numeri in crescita purtroppo, soprattutto nel Sud Italia in cui, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute si sale fino all’11% di bambini obesi e si arriva al 23% per quelli in sovrappeso: vale a dire 1 bambino su 4.
Un allarme che fa pensare a quanto tutto ciò sia da imputare ad errati comportamenti alimentari perpetrati fin dalla giovane età e come lo stile di vita alimentare sia di estrema importanza per la salute.


Non dimentichiamoci infatti che l’obesità non è solo un fatto “estetico”, è una vera e propria malattia, con gravi implicazioni per la salute, soprattutto se presente durante l’infanzia. Il numero di cellule adipose infatti è determinato prima della pubertà, ciò implica che un bimbo obeso sarà quasi certamente un adulto obeso.


Qualche utile consiglio per affrontare i menù delle Feste

Dicembre è arrivato e con esso l’avvicinarsi delle feste natalizie, da sempre sinonimo di festeggiamenti, scambi di auguri con gli amici, grandi pranzi in famiglia, e quindi, diciamolo, eccessi alimentari in arrivo.


Come si possono contrastare? Spesso, soprattutto per chi è a dieta ipocalorica, è difficile resistere alla tentazione di “sgarrare” e certamente dolci e cibi ipercalorici presenti sulle tavole imbandite non aiutano.



Vademecum per l’olio d’oliva: sappiamo davvero cosa acquistiamo?

Acquistare in modo consapevole scegliendo prodotti di qualità è davvero il primo passo per restare in buona salute. Spesso la fretta e la poca attenzione nella scelta dei prodotti che mettiamo sulle nostre tavole, ci fanno propendere per l’acquisto del prodotto più pubblicizzato, oppure di quello più economico, o di marca famosa, che nell’immaginario collettivo è garanzia di qualità, anche se non sempre è un corretto metro di giudizio.

Visto che ci avviciniamo al periodo di produzione di olio nuovo, vorrei spendere due parole in più sull’olio d’oliva, prezioso alleato della nostra dieta mediterranea, che anche in caso di dieta ipocalorica va comunque usato. 





Bentornato Autunno!

Dopo una lunga estate davvero calda e soleggiata, ecco che pian pianino è arrivato l’autunno, con le sue giornate tiepide, e i suoi colori caldi, ma anche con i suoi sbalzi di temperatura repentini, con elevate differenze di temperatura tra il mattino e la sera, e a volte con notevoli differenze tra un giorno e l’altro.


L’autunno è la stagione in cui si rischiano i primi raffreddori, poiché le difese immunitarie si abbassano, lasciando il corpo un po’ “scoperto”, quasi una metafora dell’imminente cambio di stagione. Tocca a noi rinforzarlo, facendo un po’ da scudo al maltempo e all’abbassarsi delle temperature.




Il Nergi

Sono stata ospite, all’Educational tour organizzato da Qui da noi Piemonte, un evento creato per presentare ai foodblogger e ai giornalisti un nuovo “superfrutto”: un baby kiwi che sarà commercializzato a partire dal prossimo 7 settembre con il nome di Nergi.


Un kiwi a tutti gli effetti, ma circa dieci volte più piccolo rispetto al kiwi che conosciamo e, soprattutto, molto più carino nell’aspetto, tutto verde con una buccia sottilissima, che si mangia così com’è, apparentemente simile a una grossa oliva e assimilabile a un frutto di bosco per le sue ridotte dimensioni. Il gusto del Nergi è decisamente più dolce del kiwi.


I frutti di bosco e le loro proprietà

Per chi ama fare passeggiate in montagna e nei boschi, il periodo estivo è il momento migliore per far abbondante scorta di frutta che nasce spontaneamente nel sottobosco e ci regala un vero e proprio tesoro dal punto di vista nutrizionale. 


Con pochissime calorie e grande soddisfazione, si possono infatti fare, senza alcun senso di colpa, grandi scorpacciate di queste piccole preziose “perle colorate e profumate”. Si parla ovviamente di more, mirtilli, lamponi, ribes, gelsi e fragoline di bosco.

L'importanza della stagionalità dei cibi

Non molto tempo fa il contatto con il cibo che arrivava sulla nostra tavola era molto diretto. Spesso arrivava dall’orto di casa, o al massimo da quello del vicino. Senza essere andati a scuola tutti sapevano che i porri a febbraio sono di stagione, perché si usciva di casa e lo si poteva constatare di persona, l’orto era sotto il proprio naso!



Oggi invece quei saperi, ahimè, non ci appartengono più: si sono persi e purtroppo facciamo fatica anche a riconoscere quali sono i cibi di stagione, perché abbiamo perso quel contatto diretto con la Terra ed i suoi prodotti.


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