Spesso ci preoccupiamo di controllare quanti carboidrati introduciamo con la dieta, prestiamo molta attenzione agli zuccheri, a non esagerare con i dolci e i grassi ed è ovviamente un atteggiamento prudenziale corretto, ma del sale chi si preoccupa?
Ecco, per abitudine non ce ne curiamo minimamente, mentre invece dovremmo proprio imparare a leggere in etichetta la quantità di sale presente soprattutto in tantissimi alimenti confezionati che abitualmente acquistiamo. Perché l’abuso del consumo di sale per la popolazione italiana, ha destato un grave allarme in campo medico, dal momento che porta con sè tutta una serie di problematiche correlate alla salute. Primo fra tutti un aumento della pressione arteriosa che risulta essere direttamente proporzionale all’aumentato consumo di sale giornaliero (più mangio salato e più la pressione diventa alta) con un conseguente aumentato rischio di ictus, infarto e malattie cardiovascolari, di cui già soffriamo per altri errori alimentari correlati ad una cattiva alimentazione (obesità e diabete).
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Molto ricco e completo come articolo
RispondiEliminaGrazie di cuore Gunther, detto da te è veramente un gran bel complimento! Ricordo ancora diversi anni fa quando proprio tu parlasti nel tuo blog del pericolo dell'eccesso di sale, e mi ci avevi fatto riflettere. Sono andata a controllare qui: http://www.anastasiagrimaldi.it/2010/11/sale-aromatizzato-con-erbe-aromatiche.html era il lontano 2010! Quanti anni fa... oggi purtroppo non ci sono stati grandissimi miglioramenti, se non l'etichettatura di più facile comprensione, che è l'unico vantaggio che vedo, per il resto, si abusa ancora oggi del sale! Un abbraccio a presto
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