Premesso che ognuno di noi ha le sue debolezze e trova duro "resistere" all'offerta di determinati cibi che trova più allettanti di altri, se doveste fare una prova con me mettendomi di fronte la torta più stratosferica del mondo o un vassoio di bignole e poi un vassoio di questi struppoli.
E statene certi, non avrei alcun dubbio, a farmi capitolare sarebbero proprio gli struppoli!
Sì lo so sono fritti, sono poco salutari e se si considera che si mangiano pure accompagnati dai salumi ... sono calorici da morire, ma che ci posso fare se li adoro?
E poi sono una precisa (lo sapete, no??) quando faccio qualcosa, la faccio per benino... dunque se proprio peccato deve essere, allora voglio farlo come si deve!
E la mia mamma, che ben mi conosce, sa come tentarmi.
E sì, mi ha tentato proprio come si deve stavolta, con la scusa che questa ricetta andava assolutamente messa sul blog, l'ha detto lei eh, perchè è una ricetta di famiglia, un pò speciale...
Me ne ha portato vassoietto bello colmo, pronto da FO-TO-GRA-FA-RE... seeee!
Infatti... ehm, ehm, l'ho fotografato no?
Guardate qui:
Peccato però che subito dopo non ho resistito e il vassoio esiste solo più qui in foto oramai, perchè in un battibaleno, uno dopo l'altro, TUTTI me li sono finiti questi struppoli... alla faccia dell'imminente prova costume che mi attende!
La ricetta degli struppoli (da non confondere assolutamente con gli struffoli anch'essi napoletani, ma dolci e preparati con il miele) è tipica della valle telesina, in cui sono nati entrambi i miei genitori.
La diatriba tra i paesani per la ricetta in questione è sempre stata lievito sì o lievito no.
Mamma però, da sempre li fa con il lievito e secondo me sono mille volte meglio che senza.
Dite che mi sbaglio?
Beh, potreste sempre provare a smentirmi sperimentando entrambe le versioni con e senza lievito, mettendole a confronto. Se vi piace il genere però, vi consiglio di farli, perchè sono davvero troppo buoni!
Ingredienti:
1 kg di farina
25 gr di lievito di birra
1 bicchiere d’olio
10 uova
1 cucchiaio di sale
1 pizzico generoso di pepe
1 litro d’olio di semi di arachidi per la frittura
NOTE PERSONALI:
Riporto qualche curiosità, che potete leggere integralmente qui, circa Lo struppolo, di cui esiste anche una Sagra che si tiene a San Salvatore Telesino ogni anno tra la fine di agosto e i primi di settembre. La Proloco di san Salvatore ha perfino organizzato un corso per imparare a farli! Perchè si sa, come dico sempre per ogni lievitato, i "trucchi" stanno più che nella ricetta in sè, nei procedimenti, e nell'uso sapiente delle mani!
"Dopo aver degustato uno struppolo, non lasciatevi turbare dalle sensazione che avvertirete subito al primo boccone, la secchezza alla gola: è creata ad arte. L’inventore o meglio gli inventori dello struppolo conoscevano bene la scala dei piaceri della vita: lo struppolo deve procurare una lievissima impressione di soffocamento, da noi si dice : “Adda ndurzà nganna” perché deve far venire la voglia di bere. Infatti, si accompagna benissimo ad un buon bicchiere di vino, rosso preferibilmente. Altro che tristi fettine alla brace o insipidi hamburger. Diamo qui di seguito la ricetta originale nelle sue due varianti, poiché anche la preparazione degli struppoli si è spaccata sin dall'inizio in due scuole di pensiero: con lievito o senza lievito?"
Ovviamente fedelissima alla tradizione di famiglia, vi riporto qui di seguito la versione che da sempre prepara la mia mamma, che come ho già anticipato prima, è con lievito.
Procedimento:
Impastare su una spianatoia tutti gli ingredienti (aggiungere per ultimo il lievito stemperato in un po’ d’acqua tiepida). Far lievitare per circa 1 ora (in un posto caldo) l’impasto in un cestino ricoperto con un panno di lana. Successivamente, rovesciare l’impasto cresciuto sulla spianatoia e tagliare a tocchetti lunghi 0,8-0,9 cm.
Passarli con mano leggera sull'intreccio del cestino di vimini precedentemente adoperata per dare agli struppoli il loro caratteristico aspetto “corrugato”.
Far riposare per circa un quarto d’ora. Intanto, far scaldare in una teglia (più alta che larga) l’olio. Quando la temperatura dell’olio sarà elevata, cominciare a tuffarvi gli struppoli, pochi alla volta fino a quando avranno preso un bel colore dorato.
Fare scolare bene su apposita carta da cucina.
Gli struppoli sono buoni sia caldi che freddi e si possono tranquillamente surgelare.
Nella versione senza lievito bisogna lavorare velocemente (e in punta di dita) l’impasto.
Al contrario bisogna sbattere più energicamente le uova, prima di aggiungerle agli altri ingredienti. Ovviamente, non occorre attendere la lievitazione: si può friggere subito.
La ricetta sembra facile; in realtà non lo è, perché, come diceva un grande esperto Brillat-Savarin (e faceva l’esempio dell’uovo termico), “le pietanze più semplici sono quella più difficili da preparare”. In effetti, se non volete andare incontro a cocenti delusioni, deponete il vostro orologio e non vi cimentate da soli nella preparazione. Almeno la prima volta, occorre la guida di una sapiente massaia, disposta a rivelarvi insidie e segreti della ricetta.
Infine sono veramente fiera di essere stata l'artefice dell'inserimento degli struppoli anche nel famoso social network del cibo. Parlo ovviamente di "GENTE DEL FUD" di cui faccio parte. La scheda degli struppoli la trovate qui. E chiunque voglia approfondire l'argomento o apportare il suo positivo contributo in proposito, secondo lo spirito che anima il gruppo, è ovviamente ben accetto!
Vi lascio un abbraccio e buonissima estate a tutti!
Alla prossima ricetta...
Altra ricetta da salvare Any!!! Bravissima :-) è sempre un piacere passare da te, qui solo delizie!!! Un bacione
RispondiEliminaCinziaaa, grazie di cuore! Non sai come vorrei essere dalle tue parti ora... qui si crepa di caldo :((
EliminaUn abbraccio enorme!
Any dolcissima.. ma come non tener presente questa ricetta? Ultimamente mi sto cimentando in preparazioni napoletane (un po' per il mio compagno, che è di Ercolano ed è in vena di 'ricordi d'infanzia', un po' perchè ho scoperto un amore incondizionato per la sfogliatella frolla!!) quindi... ben accetta la ricetta degli struppoli! E che buoni devono essere! Un abbraccio immenso tvtb! :)
RispondiEliminaEly, ma che piacere rileggerti :)) Ma Dai, che figata un compagno con origini simili alle mie! Il tuo amore per la sfogliatella lo comprendo bene e come darti torto? Ma il mio cuore va sempre verso le preparazioni rustiche e salate che ce posso fà?? E se vuoi provare questi, sono davvero squisiti!
EliminaTVB anche io! Buona estate stellina, a prestissimo!
Fantastici!
RispondiEliminafrancesca
Grazie Francesca!
EliminaCiao Any <3
RispondiEliminamammamia che bomba calorica! Ricette di tempi andati in cui ci si concedeva ben pochi strappi!
E fai bene se proprio si deve peccare che sia alla grande!!
Solo a guardarli vien l'acquolina! Brava mamma!!
bacio.....abbassolaprovacostume ^_^
Ferny, quanto hai ragione... ricette di altri tempi è vero, la stessa cosa che ho pensato anche io (10 uova :( per 1 kg di farina!)
EliminaUn tempo mica non avevano di certo il tenore di vita che abbiamo oggi: perennemente in "overdose di cibo"!
Una volta c'era la fame e le feste erano un'occasione per mangiare... davvero!
Un abbraccio gigante tesoro! A presto!
Anastasia! chissà che bontà! fritto e salumi....un matrimonio perfetto!
RispondiEliminaGrazie per questa ricettina di famiglia ;)
Adele il connubio è perfetto, è vero e mi sa che anche dalle tue parti esistono ricette molto simili!
EliminaUno strettissimo abbraccio a presto...
maronna che bonta'!
RispondiEliminaCiao Riri, che bello sarebbe addentarne uno assieme... un abbraccio anche a Nic!
Eliminache sfiziosità infinitaaaaaaaaaaaaaa (li provo è!!) un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaSilvia, se ti piace il genere te li consiglio, sono davvero deliziosi! Un abbraccio, a presto
EliminaAh gli struppoli, che bontà!! Ma qui ci vuole in abbinamento il vino giusto... secondo me una bollicina (esageriamo con lo Champagne? Un blanc de noirs ci starebbe alla grande!) oppure un frizzante rosso :-D
RispondiEliminaMarco, Marco, già sai che tu sei il mio sommelier preferito e se consigli tu: io mi fido!
EliminaQua però più che altro urge combinare una delle nostre cene... che sa da discutere di certe importanti questioni... e due bollicine aiutano ;), mi sa...
Un enorme abbraccio!
Ciao!Perdona l'intromissione ma vorrei segnalarti il sito della Pro Loco di San Salvatore Telesino (di cui faccio parte) per sapere le ultime novità sullo struppolo! http://www.prolocosansalvatoretelesino.it/?p=865 :-)
RispondiEliminaA breve pubblicheremo il programma dalla XI edizione della Festa dello Struppolo! Stay tuned! ;-)
..e complimenti per il blog!
Lorena
Lorena, ma ci mancherebbe, nessuna intromissione, anzi, grazie per il tuo contributo!
EliminaVado subito ad aggiungere una postilla al mio post!
Se vorrai tornare a rileggermi, sei ovviamente la benvenuta!
Buona sagra e buon lavoro! A presto!
Ciao cara ;) per caso mi sono imbattuta nel tuo blog, mentre ero a caccia di questa ricetta :) mi sono iscritta molto volentieri per non perderti le prossime! Se ti va teniamoci in contatto, ti aspetto ♡
RispondiEliminaCiao Rosellina, benvenuta e grazie del tuo commento!
EliminaVengo subito a curiosare! A presto
Si possono fare gli struppoli al forno? Qualcuno ci ha provato?
RispondiEliminaBuongiorno, come tutte le ricette della tradizione napoletana vanno fritti, poi certo uno può sempre provarci. Personalmente non l'ho mai fatto.
EliminaCiao cara, ho problemi con le uova. Non posso usarle.non posso neanche mangiare fritto. Puoi confermarmi che posso procedere ugualmente senza uova e farli a forno? Grazie mille
RispondiEliminaE direi proprio di no!! Nella ricetta ci sono 10 uova per kilo di farina... Se le togli non ti verranno mai gli struppoli!! In questa ricetta le uova sono proprio fondamentali, mi dispiace...
EliminaChiedo venia ma nella ricetta che si usa fare a San Salvatore, il lievito proprio non ci va....
RispondiEliminaCiao io sono di San Lorenzello un 0aesino a pochissimi km.da San Salvatore! Tutto giustissimo quello che hai scritto!
RispondiEliminaCiao, mi dispiace tu non mi abbia scritto il tuo nome, conosco benissimo San Lorenzello, voi avete i taralli più buoni del mondo, quando con i miei scendevamo ad Amorosi a trovare i nonni, facevamo sempre una tappa al tuo paese per comprare i taralli, squisiti davvero! A presto e buona giornata
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