Mi accade spesso quando cucino, che certe pietanze più di altre mi riportino indietro nel tempo e mi facciano pure parlare in dialetto.
Ieri sera mentre portavo in tavola questo piatto semplicissimo, mio figlio mi chiedeva che cosa fosse "a' past ammiscchiat" da me nominata.
Un piatto d'altri tempi, d'origine contadina di cui mia nonna mi spiegava la storia, almeno quella della nostra famiglia. Per questo primo piatto infatti lei era solita utilizzare "a'past ammiscchiat".
Ogni piatto vuole il suo formato di pasta, diceva sempre, e se cambi il formato allora cambi anche il piatto.
Mi raccontava che un tempo la pasta era venduta in grandi sacchi, uno per ogni formato e quando sul fondo rimaneva qualche avanzo di pasta tutta rotta non la si buttava di certo.
Mi raccontava che un tempo la pasta era venduta in grandi sacchi, uno per ogni formato e quando sul fondo rimaneva qualche avanzo di pasta tutta rotta non la si buttava di certo.
I negozianti infatti ne facevano un miscuglio che diventava un nuovo formato: la pasta mischiata appunto, che vendevano anche a buon prezzo. A casa nostra tradizionalmente si prepara pasta e patate sempre e solo con questo tipo di pasta. E chissà perchè questa balzana idea del formato mi è rimasta appiccicata in testa e continuo a perpetuare la tradizione di famiglia. Solo questa per noi è a'ver pasteeppatan (la vera pasta e patate ndr)!
In napoletano un'unica parola quasi ad indicare che i due ingredienti debbano idealmente fondersi tra loro per un'ottima riuscita del piatto.
Certo oggi mi fa un pò sorridere che si venda un formato di pasta appositamente creato per ricordare questa nostra tradizione, ma mi fa anche riflettere su quanto poco a volte portiamo attenzione alla storia dei nostri piatti della tradizione, che è a portata di mano, che magari prepariamo ogni giorno, ma senza mai soffermarci più di tanto sul perchè proprio in certi modi e non in altri.
In napoletano un'unica parola quasi ad indicare che i due ingredienti debbano idealmente fondersi tra loro per un'ottima riuscita del piatto.
Certo oggi mi fa un pò sorridere che si venda un formato di pasta appositamente creato per ricordare questa nostra tradizione, ma mi fa anche riflettere su quanto poco a volte portiamo attenzione alla storia dei nostri piatti della tradizione, che è a portata di mano, che magari prepariamo ogni giorno, ma senza mai soffermarci più di tanto sul perchè proprio in certi modi e non in altri.
E dire che ogni piatto ha davvero tanto da dirci.
Dal canto mio non smetterò mai di raccontare al mio bimbo queste piccole storie antiche, perchè mi sembra così di tramandare un pezzo di me e delle mie radici.
Ingredienti: (dosi per 4 persone)
1 cipolla piccola
2 coste di sedano
5 patate
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di origano
olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
2 croste di parmigiano
sale qb
200 gr di pasta "mischiata"
Procedimento:
Affettare sottilmente la cipolla e farla soffriggere in un tegame di terracotta con qualche cucchiaio di olio, aggiungere il sedano tagliato non troppo sottilmente, le patate tagliate a tocchi ed infine il concentrato di pomodoro, l'origano e le croste di parmigiano. Lasciare insaporire per una decina di minuti, poi coprire appena la superficie con acqua tiepida e lasciar cuocere per 20 minuti circa, fino a quando le patate saranno ben cotte e cominceranno un pò a sfaldarsi. A cottura ultimata togliete quel che resta delle croste di parmigiano, sul fondo del tegame dovrà esserci ancora un pò di liquido, ma non troppo! Spegnere quindi il fuoco e lasciare riposare. Nel frattempo in una pentola con acqua bollente salata, cuocere la pasta, scolarla al tempo di cottura indicato sulla confezione ed aggiungerla nella pentola di terracotta con le patate preparate in precedenza. Rimettere il tegame di terracotta sul fuoco e lasciare insaporire per qualche minuto. Servire ben calda, anche se scaldata il giorno seguente sarà ugualmente deliziosa.
NOTE PERSONALI:
Mia nonna diceva che per un piatto eseguito a regola d'arte le patate devono risultare ben cotte, un pò cremose, ma non completamente sfatte! Il segreto dunque è il tempo di cottura, anche se a detta del nonno è il riposo che conta. Lui infatti la preferiva scaldata e mangiata il giorno dopo!
Anche mia nonna preparava questo piatto ed anche io lo faccio per i miei figli,buonissimo,felice weekend
RispondiEliminaMia nonna ha cucinato varie ricette con le patate, fra cui la pasta. E volete vedere una mia ricetta - ancora da pubblicare su Blogspot - con le patate?
EliminaAmo i piatti della tradizione e li rifaccio spesso durante la settimana con gran piacere di tutti!Risultano sempre i più buoni oltre ad evocare dolci ricordi e tradizioni preziose!Il tuo nonnino erra un buongustaio,si dice proprio che debba assestarsi per essere gustata e io gli do pienamente ragione!Grazie tesoro per il ricordo e per questo piatto fatto in modo perfetto!
RispondiEliminaciao tesoro
RispondiEliminaricordo anche io quando mia nonna mi mandava a comprare la pasta sfusa :) una vita fa insomma
concordo sul fatto che ogni piatto ha la sua trafila di pasta che ne fa una ricetta unica, non amo molto cambiare formato specie per le ricette della tradizione che cerco sempre di tenere vive nel ricordo :*
baciotto
è un ottimo piatto! Non ho mai provato la pasta con le patate! :) Complimenti Anastasia!!! Un abbraccione e buon fine settimana :)
RispondiEliminaOhh ma che buonaaa... e lo sai che non ho mai mangiato pasta e patate??? La tua mette tanta fame.. baci e buon w.e. :-)
RispondiEliminaio semplicemente l'adoro voglio provare presto la tua versione la mi aè più lenta a minestra.
RispondiEliminabaci
Alice
Any dolcissima.. finisco di rispondere ora al tuo commento.. scappo qui, e il mio cuore ha un tuffo. Di nonne si parla, di angeli.. di tradizioni che mai come ora mi danno tanta tenerezza ma anche tanto dolore. Il mio angelo sta male.. io con lei, e non mi do pace perché lei in fondo è 'tutta la mia famiglia'. Ma non è il caso di parlare di tanta sofferenza qui.. voglio solo abbracciarti e ringraziarti di questo piatto a te tanto caro.. il mio compagno certo la riconoscerà <3 Hai proprio ragione, l'amore è tutto ciò che resta.. tutto ciò che manda avanti quando dentro ci si sente morire. TVTTTB
RispondiEliminala pasta e patate mi riporta indietro nel tempo, a quando ero con mia nonna, perchè era lei che me la preparava ogni tanto, grazie per averi fatto tornare alla mente questo bel ricordo!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaLe ricette delle nonne sono gioielli da custodire. Preparare il piatto di nonna, che per noi è una semplicissima ma inimitabile peperonata è da sempre fonte di felicità.
RispondiEliminaIn questa serata così freddina e umida, la vostra deliziosa pasta e patate... ci accompagnerà, per cena vi penseremo... nonna compresa :)
Tesoro, un abbraccio immenso, riposati se puoi <3 Ti voglio un mondo di bene!!!!!!!!
me lo preparava la zia Maura (Maurina) con tanto amore, un rametto di rosmarino x mia poca tolleranza ad origano. La prossima settimana torno nel mio Piemonte, sono di Torino ma da quando in pensione vivo per di più in campagna a Casale Monf. poiché abbiamo un rottweiler di nome Rolex, cucinerò subito questo piatto ed il coniglio in fricassea. Ora sono in Toscana, ho una casa a Guardistallo, un paese in pietra del 500 sopra Cecina, con una spettacolare vista sul mare e dietro Volterra, S. Giminiano ecc. Questa sera mangerò la ribollita dai miei amici, se hai qualche ricetta in proposito te ne sarei grata. Salutoni Wilma
RispondiEliminaMitica la pasta e patate! Da preparare assolutamente con la pasta mista, anche se a volte faccio un po' di fatica a trovarla. Bravissima a riportare ai giorni nostri i piatti della tradizione. ;-)
RispondiEliminaIo alla fine aggiungo sempre dei pezzetti di provala affumicata.....uuuuuuuuu buonissima
RispondiElimina