Sono davvero onorata di poter raccontare questo viaggio, perchè aver preso parte al Tour Qui da noi Piemonte 2014 mi ha fatto conoscere realtà bellissime, a volte ad un passo da casa mia eppure ancora sconosciute, e mi ha reso fiera di appartenere ad un territorio tanto ricco di eccellenze e belle persone.
Nei nostri frenetici ritmi di vita quotidiani, spesso dimentichiamo quanto la cura nella scelta del cibo che portiamo in tavola sia importante per la salute: nostra e del pianeta.
Questo tour ha accresciuto in me questa consapevolezza.
Tre giorni intensamente vissuti, un viaggio dedicato alla scoperta delle cooperative agricole Piemontesi, che aderiscono al progetto Qui da noi.coop che è un progetto ambizioso: avvicinare il più possibile i consumatori, attraverso i punti vendita Qui da Noi, ad un cibo buono, genuino ed accessibile, prodotto da diverse cooperative (più di 2000 in Italia!) con tanta dedizione e professionalità.
Intanto premetto che l'impeccabile organizzazione dell'evento è stata tutta al femminile e mi scuseranno gli uomini che leggono, ma le donne hanno davvero una marcia in più!
Mi riferisco non solo all'ineccepibile saper fare professionale, ma al contempo amichevole di Irene, Sara e Michelle, le tre donne D stile (ma per davvero!), ma anche a Rossana Turina, referente nazionale del Progetto Qui da noi Piemonte di Fedagri di Confcooperative e la Dottoressa Silvana Riccabone presidente del Consorzio Finagro di Legacoop.
Cinque donne squisite, davvero in gamba.
Bellissima anche l'idea di spostarsi con il car-sharing, non solo ovviamente per un'attenzione alla sostenibilità ambientale, ma perchè davvero funzionale, ci ha permesso libertà di movimento e possibilità di aggregazione. Infinite sono state le chiacchiere e le risate, i tweet lanciati da chilometri di distanza durante gli spostamenti... vero Marisa? Ricordi bellissimi.
Una Cooperativa agricola anche sociale, che dal 2008 ha creato un orto cittadino, con un doppio intento: da una parte creare una produzione agricola integrata rispettosa del territorio e dall'altra creare un'opportunità di aggregazione per i malati psichici presenti nel vicino centro diurno: Cascina Luna.
Un modo di operare, attraverso le attività rurali, utile a favorire l'integrazione di questi soggetti.
Sabrina, l'agronoma che ovviamente cura maggiormente il progetto rurale, ci mostra i raccolti e la piccola serra e spiega come le colture seguano un ciclo stagionale e come siano in corso collaborazioni con le scuole limitrofe per estendere l'esperienza anche ai più piccoli.
Gli ortaggi e la frutta prodotti vengono poi venduti nello spaccio interno. Guardate che meraviglia:
Dopo l'assaggio di un aperitivo gentilmente preparato per noi con i prodotti orticoli:
Per me un tuffo indietro nel tempo, perchè mia nonna era solita regalare a tutti i nipotini i dolcetti natalizi o pasquali comprati proprio alla Spes, che conosco da una vita!
Un tempo uno spaccio informale, oggi tutto rimesso a nuovo, quasi una piccola gioielleria del cioccolato, dove degustiamo il Lucernotto un cioccolatino con la forma dell'antico copricapo indossato dall'Arma dei carabinieri ed il tipico gianduiotto torinese fatto con fine cioccolato e con pasta di nocciole. Inutile sottolineare che il cioccolato è di ottima qualità e viene osservata un'accurata selezione delle materie prime utilizzate.
La Cooperativa nata a Torino nel 1970 lavora a stretto contatto con i giovani, a cui offre percorsi di formazione ed avvicinamento alla realtà lavorativa a volte purtroppo inaccessibile a chi possiede difficoltà e disagio di vario tipo. Davvero lodevole, credo, questo intento. In tempi di crisi, in cui tanti cercano scappatoie per fronteggiare le ristrettezze economiche a discapito della qualità, trovare realtà che senza rinunciare alla qualità scommettono su progetti così belli nonostante tutto, sono secondo me encomiabili.
Bellissima la confezione con un design decisamente particolare, ideata dai ragazzi del carcere:
E' anche possibile acquistare alcuni loro prodotti online qui.
E' stata quindi la volta di Cascina Duc un vecchio cascinale del '700 appartenuto alla contessa Diana Ducco, di cui la cascina conserva il nome.
Incredibile realtà agreste, a pochi passi dalla città, tra Torino e Grugliasco, un'oasi di verde con 20 ettari di terreno coltivati a foraggio, su cui le mucche pascolano a vista.
Non mancano gli ortaggi e i cereali, con cui vengono preparati i piatti serviti in una parte della cascina adibita ad Agriturismo, in cui abbiamo cenato. La lavanda è un altro fiore all'occhiello della cascina. Con essa vengono preparati dolci, grissini (deliziosi!) e una pasta fresca alla lavanda e rosmarino preparata con farina integrale macinata a pietra, di una bontà davvero spettacolare.
Alessandro, (nella foto qui sotto), uno dei soci, sempre sorridente, tuttofare preparato ed accogliente ci guida in cascina e tra le stalle per spiegarci la particolarità della carne di fassone piemontese. Quando si dice che a volte i difetti possono diventare un fiore all'occhiello! Il fassone infatti nasce con un difetto genetico di ipertrofia muscolare della coscia della Barà Pustertaler (mucca in origine da latte), difetto per una mucca da latte, ma non certo per una da carne! Il difetto viene infatti appositamente selezionato nel corso degli anni così da garantire la particolare bontà del fassone piemontese.
Alessandro prosegue mostrandoci anche i punti vendita in cascina L'Agrimacelleria e la Gastonomia, dove vengono venduti la carne, le confetture, le conserve, e il miele prodotti dalla Cooperativa.
Arrivati a cena dopo aver visto e degustato così tante meraviglie, mancano quasi le parole per descrivere le prelibatezze che ci vengono servite! Per mia fortuna abito a Torino per cui tornerò di certo a ri-deliziarmi il palato a Cascina Duc!
Il giorno seguente, assistiti fortunatamente da una bellissima giornata di sole, siamo partiti alla volta di Castelmagno, per visitare la Cooperativa La Poiana
Per chi ama il formaggio, come me, un posto da perder la testa!
La visita al caseificio ci ha lasciati tutti un pò di stucco per le sue ridotte dimensioni, ma la lavorazione viene fatta ancora a mano per cui il caseificio è piccolo. Il castelmagno e' un formaggio a latte crudo, che viene cagliato e poi fatto sierare per tre giorni, prima di passare in una sorta di tritacarne, in cui viene sbriciolato e successivamente ricompattato, pressandolo a dare la sua caratteristica consistenza granulosa.
Il tutto fatto appunto manualmente.
Dopo la lavorazione si passa alla stagionatura di almeno due mesi, in luoghi umidi, talvolta fatta ancora nei "crutin" (sotto in foto) come un tempo:
Ho scoperto contrariamente a quanto credevo che il Castelmagno nasce come formaggio erborinato, le sue muffe naturali sono infatti un pregio e non un difetto. Per altre curiosità al riguardo, potete consultare il disciplinare del Castelmagno DOP.
Dopo l'assaggio di un tagliere di formaggi uno più squisito dell'altro, scegliere di comprane solo due, devo dire è stata dura. E dopo il formaggio è la volta del vino e che vino: Barolo!
Le langhe sono un luogo incantevole e sebbene le abbia viste innumerevoli volte, tornarci è sempre un incanto.
La nostra visita a Barolo inizia con un tour guidato nelle cantine super teconologiche di Terredavino in cui nulla è lasciato al caso, ma tutto attentamente controllato.
Un impero del vino direi, ma costruito con saggezza nel pieno rispetto del territorio, perchè dall'architettura esterna non si percepisce l'enormità delle cantine sottostanti.
Dopo la degustazione ripartiamo subito per Saluzzo in cui ci aspetta un'interessante conferenza, almeno per me che sono biologa e quindi sensibile a certi temi, la presentazione del Nergi, una tipologia di kiwi senza buccia, simile ad un frutto di bosco dal sapore dolcissimo.
Da diversi anni una batteriosi da Pseudomonas (PSA) affligge la produzione di kiwi, tipica di questa terra seccandoli e distruggendoli irrimediabilmente. Ed essendoci ben poco da fare per combatterla, alcuni produttori, dopo i gravi danni subiti dalle piantagioni, si sono lanciati in questa nuova produzione del Nergi, varietà di kiwi più resistente alla batteriosi, che sperano prenda piede sul mercato.
Abbiamo degustato un aperitivo preparato con questo piccolo frutto senza buccia sia in versione dolce che salata, che devo dire è davvero squisito.
Dopo la quantità di cose viste e degustate in questo tour non si poteva chieder altro. Arrivare al Salone del Gusto è stato quasi un coronare un'opera. Dopo la presentazione della App di Qui da noi, una applicazione pensata per avvicinare anche i più giovani alla filosofia delle Cooperative aderenti al progetto, abbiamo fatto un giro tra gli stand delle cooperative presenti anche al Salone.
Che altro dire, non ci crederete, ma forse una pecca c'è stata: il tempo è volato, ed è durato troppo poco!
Le cose belle finiscono sempre troppo in fretta.
Ancora un sentito grazie a tutte le cooperative che ci hanno ospitati ed accolti, all'Agriturismo La turina di Bricherasio che ci ha ospitati per il pernottamento durante il nostro soggiorno, agli organizzatori e ai nuovi food blogger che ho conosciuto: Maria Antonietta, Marica, Marisa, Pasquale, Rosa, e a tutti gli altri ospiti del tour incontrati con grande piacere.
La meritocrazia forse esiste ancora.
Quando si lavora in modo accurato e onesto, forse con gran fatica di questi tempi, ma ci si mette ugualmente tanto amore e passione, competenza e professionalità, a lungo termine i risultati arrivano e si può vincere.
L'unione fa la forza, è credo il motto che porto a casa da questa straordinaria esperienza. Che è poi ciò che hanno fatto queste cooperative aderenti al progetto.
Questo modo di operare può valere anche per noi, che nel nostro piccolo come consumatori attenti, possiamo fare un'enorme differenza sul mercato, spingendolo a cambiare.
Perchè se è vero che oramai è l'economia che fa girare il mondo, possiamo essere dei lillipuziani contro Gulliver.
Ciascuno di noi, scegliendo ogni giorno come e dove acquistare.
Esperienza sicuramente indimenticabile cara Any, prodotti di qualità presentati in modo impeccabile!! Un sogno!!
RispondiEliminaUdite udite... habemus data ^_^, ti chiamo lunedì così ne parliamo!! Tesssssoroooo, un bacio enormissimooooo e tanti tvb!!!!!
Verissimo Lory, esperienza unica! Non vedo l'ora che sia lunedì ^__^
Eliminaun abbraccio strettissimo!
Un esperienza indimenticabile da portare nel cuore per le persone che ho conosciuto.Qui da noi è una realtà dove il valore Umano viene messo al primo posto, sicuramente su questo incide la forte presenza femminile.Giorni intensi vissuti in scioltezza e allegria, imparando tantissime cose su un territorio bellissimo e pieno di tradizioni.Volevo ringraziarti per averci donato il tuo Sapere :-)
RispondiEliminaA Presto
Pasquale, tu forse sei tra i pochissimi uomini che leggono per i quali non vale ciò che ho scritto! E dico davvero!
EliminaPerchè tu hai una sensibilità e un cuore d'oro, a dire il vero caratteristica poco comune tra il sesso maschile ;)
Hai ragione, forse il valore aggiunto è stato proprio il valore umano di questa esperienza, che traspariva in ogni persona, che fossero partecipanti, organizzatori, soci cooperatori.
Grazie a te per aver sopportato quattro donne irrefrenabili durante tutto il tour! Ahahah
Sono una gran chiacchierona e quindi mi ha fatto immensamente piacere condivider ciò che so, anzi grazie per la pazienza! Sono certa che ogni incontro della vita non è mai casuale, ma porta sempre a scoprire qualche pezzettino in più di sè e del mondo! Grazie ancora a te.
Tutto estremamente interessante, ma la pasta alla lavanda e rosmarino mi ha rapita.....totalmente!:)))
RispondiEliminaCiao Fabi ^__^ che gran piacere rileggerti!
EliminaGuarda rapita anche io da questa pasta! Tanto che al salone del Gusto sono andata dal produttore e me la sono comprata da portare a casa per farla assaggiare.
E se hai occasione, prova a farla, il gusto ha strabiliato tutti! Pensa che ce l'hanno servita quasi solo così com'era, scolata e condita solo con un pò di burro.. uno spettacolo!
Un abbraccio stretto! A presto
Un recensione bellissima da leggere quando ho nostalgia di Torino e le Langhe. Ho scoperto delle eccellenze sia del territorio che umane e tante food blogger che hanno la passione per il cibo e per l'informazione di cosa mangiamo come te. Un bacio goloso, Marica
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