Racconti in valigia: Come coniugare cucina e scienza
Oggi il panda ha il piacere di intervistare Anastasia, biologa amante della cucina da sempre, nel suo blog Sapere i Sapori è riuscita a reinventarsi coniugando le sue due grandi passioni.
Raccontami qualcosa su di te e su come nasce il tuo blog;
Il blog nasce in un momento particolare della mia vita il 10 gennaio 2010, oramai 2 lustri fa. Dopo 15 anni di precariato come ricercatrice in ospedale ho dovuto definitivamente abbandonare la mia più grande passione: il laboratorio. E’ stato un periodo difficile, che se riguardo indietro oggi non mi par possibile di aver superato. Eppure capisco anche quanto sia stato necessario, capisco che è stato la chiave di svolta della mia vita sia personale che professionale. Sono stata “costretta” a rimettermi in gioco e l’ho fatto cercando di coniugare passione e determinazione che mi caratterizzano da sempre. Il blog è stata la mia finestra sul mondo per raccontare (ma specialmente raccontarmi) che “il mio sapere e saper fare, non avrebbe potuto portarmeli via nessuno”
Si può ripartire da una propria passione per farla diventare un lavoro nuovo, creativo divertente e cucito su misura su di sé: questo sono riuscita a fare con il mio blog. Il segreto di Any? (il mio soprannome) nessun segreto: Any Secret
Quando nasce la tua passione per la cucina?
Ha origini lontane, la mia famiglia è di origine partenopea, da sempre ho visto nonna e mamma impastare e preparare ogni sorta di manicaretto per amici, figli e nipoti. Al Sud la cucina è tradizione, convivialità, ma soprattutto un gesto d’amore, un modo di prendersi cura degli altri che oggi appartiene anche a me.
Oggi è la giornata internazionale delle donne nel mondo della scienza: in che modo coniughi il tuo essere biologa con la cucina?
Ho sempre ammirato moltissimo tutte le donne che si sono occupate di Scienza, perché per noi donne non è mai facile coniugare la vita professionale con quella familiare. Forse alla soglia dei miei quasi 50 anni, ho finalmente trovato il mio posto nel mondo, e sebbene ancora precaria, oggi sono docente di scienze degli alimenti e continuo a cucinare con passione facendo della cucina il mio “laboratorio” preferito. Quando a scuola porto i miei ragazzi in laboratorio per farli sperimentare e spiegare loro le ricette dal punto di vista della scienza e vedo nei loro occhi quella luce di stupore e passione… capisco che il mio posto è lì: continuare a trasmettere la mia passione per la scienza anche attraverso la cucina, mi porta a credere che niente di ciò che ho fatto fino ad oggi è andato sprecato e che non ho perso tempo.
Ti lasci mai ispirare da un viaggio che fai per inventare delle ricette?
Sì sempre tantissimo! Viaggiare è un’altra mia grande passione, se potessi sarei sempre in giro. Mi piace scovare i posticini poco turistici frequentati dalle persone del posto e prendere ispirazione per i miei piatti una volta rientrata a casa. I profumi e i sapori di un luogo possiamo rievocarli attraverso la cucina e questa è una cosa che trovo bellissima! Inoltre vado sempre alla ricerca delle specialità di cibo locale. Un esempio tra tanti, che ho raccontato anche sul blog, quando sono stata a Barcellona, diversi anni fa, sono andata a mangiare le orecchie di maiale, con grande disappunto di molti miei amici, ma a me piace così. Detesto gli italiani all’estero che senza il loro piatto di pasta si sentono persi! Bisogna calarsi in tutto e per tutto nell’atmosfera del luogo per capire davvero usi e tradizioni.
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