Strani abbinamenti... mafalde napoletane: la mia pasta del riscatto!



Avete mai pensato che la scelta di un formato di un piatto di pasta possa pregiudicarne la sua buona riuscita?
Confesso che io sono abbastanza abitudinaria e amo abbinare a certi tipi di sughi solo alcuni formati di pasta, ma quando si tratta di una gara… forse il discorso cambia! 
Vi ricordate la Foodblogger Cup di casa Barilla di cui vi accennavo nel precedente post e a cui ho partecipato? 
Beh, le più curiose di voi oramai sapranno già dell’esito della gara e che non ho vinto io (e questo ad onor del vero, l’avevo anche già anticipato nel precedente post!), ma sul resoconto della giornata ci tenevo a spendere due parole in più!
Innanzi tutto perché in giornate come queste, mi sorprende sempre constatare il nostro “disquisire” tutto italiano, su argomenti culinari e sulla pasta, in particolare, in questo caso! 
Ascoltando i seminari di Casa Barilla in cui si “battibeccava” su quisquiglie culinarie mi è venuto da pensare che qualsiasi straniero ci prenderebbe davvero per matti ascoltando le nostre argomentazioni, ad esempio se il pomodoro debba essere o meno spellato oppure, se vada aggiunto insieme ad altri ingredienti o a parte, se saltato in padella prima o dopo altre verdure… e affini!
Con tanto di chef che si accapigliavano per questo! 
Insomma noi su questi argomenti siamo capaci di farci interi seminari, vi rendete conto? 
E provate ad immaginare le facce attonite degli stranieri di fronte a tutto ciò... 
Di certo penserebbero che siamo matti da legare, ma per noi un piatto di pasta non è solo sinonimo di “cibarsi”: dietro si celano ricordi e profumi d’infanzia, tradizione e innovazione indissolubilmente intrecciate, e mille altre sfaccettature, che hanno fatto di un piatto di pasta davvero un sinonimo tipico della nostra ITALIANITÀ!
Sarà per questo allora che un piatto di pasta è capace di riunire nord e sud Italia, juventini e torinisti, grandi e piccoli, e, alla fine, anche gli chef stellati, che sebbene restino ciascuno del suo pensiero (come credo giusto che sia) dopo tanto parlare, però, si siedono insieme a tavola gustandosi un buon piatto di pasta! 
E la convivialità che ho respirato a casa Barilla ne è stata davvero la prova!
Passando alla sfida vera e propria, avevamo mezz’ora di tempo per realizzare il piatto, con gli ingredienti che ci sono stati dati (scoperti 5 minuti prima della gara!) che erano a mio avviso un po’ bizzarri messi insieme ed io li avevo pensati abbinati ad un piatto di tagliatelle all’uovo! 
Una giuria popolare ha assaggiato i nostri piatti e poi ha votato secondo il suo palato! 
Il mio piatto non ha vinto, ma una signora molto carina al termine della gara mi si è avvicinata e gentilmente mi ha dato il suo personale suggerimento in proposito: 
“Secondo me lei ha sbagliato formato sa, ci stavano meglio le mafalde corte napoletane con il suo sugo, le tagliatelle erano un po’ scialbe!”
Dunque secondo voi cosa ho fatto appena arrivata a casa? 
Ovviamente ho ripetuto la ricetta con le mafalde e sapete una cosa? 
Quella signora aveva proprio ragione! 
Credo che per questo condimento, siano molto più adatte delle tagliatelle!!!


MAFALDE CORTE NAPOLETANE CON PANCETTA, BROCCOLI, SCAMORZA E PATATE

Ingredienti:
100 g di pancetta a dadini
1 patata non troppo grossa
1/2 cipolla rossa
1 pezzetto di scamorza affumicata
broccolo 
peperoncino
olio
sale e pepe


Procedimento:
Fate sfrigolare in una padella antiaderente la dadolata di pancetta, finchè sia ben colorita, nel frattempo affettate sottilmente la cipolla e fatela soffriggere insieme alla pancetta. Nell’acqua della pasta portata a bollore, tuffatevi il broccolo (che andrà lessato per 8 minuti, scolato e tenuto da parte) e la patata ben lavata e con la buccia. La patata invece dovrà essere sbollentata per 15 minuti circa (dovrete tirarla fuori ancora un po’ cruda) Ora sbucciate la patata e tagliatela a dadini, e fatela rosolare per bene con 2 cucchiai d’olio nella stessa padella in cui avete soffritto la pancetta, togliendola per un attimo dalla padella (per non farla bruciare) e riaggiungendola solo verso la fine per insaporire le patate. Regolate di sale e pepe ed aggiungete del peperoncino se vi piace. Tagliate a piccoli pezzetti la scamorza e tenetela da parte.
Dopo aver cotto la pasta, scolatela lasciandovi due cucchiai d’acqua di cottura, e rimettete in padella insieme alla pancetta ed alle patate, fate saltare un paio di minuti insieme alla scamorza, e al broccolo, avendo cura di metterlo all’ultimo per non sfaldarlo. Servite subito ben calda e filante!
Sono stata felice d'aver partecipato a questa giornata, che tra le altre cose è stata l'occasione per conoscere altre foodblogger piemontesi appassionate di cibo come me! 
Ed eccoci qui prima e dopo la sfida con gli chef di Casa Barilla:


Da sinistra a destra: Sonia la vincitrice, Elena, Marilena, Francesca ed io.



E tra i sorrisi di tutti... buon appetito!!!

15 commenti:

  1. a volte anche io sottovaluto il formato della pasta proponendo quello che piace più a me....ma sicuramente ogni condimento ha il suo formato adatto,che risalta il piatto....il tuo piatto si presenta benissimo e questo formato lo risaltanto tanto:)
    Anche se non hai vinto sicuramente è stata una bella esperienza,buon lunedi!!!

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  2. Any...sei fantastica!!! Sai vero che il mio tifo era tutto per te???? Che tu abbia vinto o meno, cambia davvero poco, sei e resti straordinaria!!!! Bacionissimiiiiiiiiiiiii

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  3. C'è una cosa che mi piace di più del piatto di pasta che hai preparato (e però che acquolina, guardando le foto...) e cioè la capacità di ascoltare un consiglio e l'intelligenza di metterlo in pratica. Merce rara...

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  4. io credo di aver sbagliato proprio tutto, l'agitazione ha preso il sopravvento! ma l'importante è stato passare una giornata diversa in vostra compagnia e conoscere nuove foodblogger tutto qui, il resto non conta!
    cmq le signore intorno erano meravigliose, una a me mi ha detto "ma le caserecce vanno bene con i sughi lunghi con con quelli asciutti come il suo!" e sai che ti dico aveva ragione a pensarci dopo! ;)

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  5. Bel post, ottima ricetta e grandiosa nel mettere in pratica un consiglio...
    Brava Any e piacere di averti conosciuta...un abbraccio...Sonia

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  6. Ecco, aspettavo quest foto, anche se ho visto il servizi sul sito Barilla..brava, questo piatto è magico..come la tua amicizia:-) Baci per 3:-)

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  7. Che bello aver partecipato a questa manifestazione! E gustosissime le tue mafaldine, un abbraccio SILVIA

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  8. E' proprio vero che cambiare formato può far cambiar gusto ad un piatto di pasta! Grazie davvero a tutti per il vostro affetto!
    A neromarco, bè lui è un amico, per cui è certamente di parte, ma vorrei dire che la cosa che mi piace di più di tutte queste esperienze culinarie è proprio questo: il poter SEMPRE imparare qualcosa, lo scambio, il confronto e non ultimo certamente la convivialità che la tavola è in grado di generare in modo spontaneo! Mi piace davvero un sacco e mi rende felice poter imparare cose sempre nuove, perchè anche cucinare un semplice piatto di pasta può non essere sempre scontato! :)
    Sonia e Francesca, condivido il vostro pensiero è stato un vero piacere anche per me esserci incontrate! Grazie ancora a tutti!

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  9. queste esperienze servono sempre :) io non le ho mai cucinate le mafalde :D siamo abituati alle pennette, rigatoni e spaghetti, ogni tanto cambiamo ma moooolto a lungo! ovvimamente non potevi non cucinare la pasta ! buonissimo iil sughetto che hai preparato! ciao cara

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  10. dimmi che quando pensavi a uno straniero pensavi a me :-))

    a occhio il tipo di pasta che hai usato a casa, raccoglie di più il condimento, si può dire crocca di più in bocca, nel senso che si addentà meglio secondo uno straniero un po speciale, che giuro se come deve essere saltato il pomodoro non ci ha mai pensato troppo.

    Non ci pensare troppo, eri la più bella delle concorrenti

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  11. Grande Gunther!!!!!!!!
    Mafalde o tagliatelle, il condimento è speciale!!!
    Lo proverò presto!!!
    Un bacione grande!!!!

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  12. quando mi hanno invitata a me avevano chiesto espressamente un piatto tipico piemontese, non sapevo ci fosse libertà di scelta....boh!
    sono contenta che vi siate divertite!! :-)

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  13. @Vicky: grazie! Anche io sono un pò troppo abitudinaria coi formati, ma ho capito di sbagliare e d'ora in poi, mi impegno a rimediare! A presto!
    @Gunther: ahahahah sei forte! No, non pensavo di certo a te, e manco mi riesce di considerarti STRANIERO! Sai quante volte tu sei meglio di noi;)! Per la cronaca non mi son per nulla preoccupata per il fatto di non aver vinto, anzi, ma tu che ne dici di fare una bella visita oculistica? Secondo me ci sta...
    @Lory: non ho ben capito... il bacio grande era per Gunther, vero? ;) ^____^ TVB un bacino!

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  14. @Norma, secondo me ti avevano invitata ma non per la Foodblogger Cup per un altra gara: come rinomata chef, visto che tu sei :) famosa (mica come me!) Lì le regole erano così: ingredienti al buio saputi 5 minuti prima dell'inizio della gara, mezz'ora di tempo per realizzare e formato da decidere al brucio! Comunque è stata una bella esperienza partecipare!
    A presto... anzi a quando? ;)

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